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AMIODARONE
(CORDARONE): Effetti Indesiderati
L'Amiodarone
( Amiodar , Cordarone ) è un farmaco antiaritmico di classe
III secondo la classificazione di Vaughan Williams. Agisce
sulla fase di ripolarizzazione.
L'Amiodarone trova indicazione nel trattamento delle aritmie
sia ventricolari che sopraventricolari.
Disturbi tiroidei indotti dall'Amiodarone
L'Amiodarone, a causa dell'alto contenuto in iodio , può condurre
ad alterazioni della funzionalità della tiroide e/o del metabolismo
degli ormoni tiroidei.
I pazienti trattati con Amiodarone possono avere un alterato
profilo tiroideo senza tuttavia manifestare disfunzione tiroidea,
oppure presentare un ipotiroidismo indotto o una tireotossicosi.
L'ipotiroidismo indotto dall'Amiodarone prevale in aree con
elevata presenza di iodio nella dieta e può essere controllato
con la sospensione dell'antiaritmico o con la somministrazione
di ormone tiroideo.
La tireotossicosi indotta dall'Amiodarone avviene principalmente
in aree con scarsa presenza di iodio nella dieta e può produrre
un'eccessiva sintesi di ormone tiroideo indotto dallo iodio
(Tipo I) o da una tiroidite (Tipo II).
Il Tipo I dovrebbe essere trattato con tionamide da sola o
in associato con perclorato di potassio, mentre il Tipo II
può trarre benefici da un trattamento con glucocorticoidi.
La chirurgia può essere un'opzione praticabile per i pazienti
che richiedono un lungo trattamento con Amiodarone (Loh K.C.,
Postgrad Med J 2000; 76: 133-140).
Incidenza di disfunzione tiroidea con l'Amiodarone , somministrato
per lungo periodo
Uno studio retrospettivo ha valutato l'incidenza di disfunzioni
tiroidee nei pazienti trattati con Amiodarone per un lungo
periodo.
Novanta pazienti, con età media di 71 anni, sono stati seguiti
per 48 mesi.
Il dosaggio giornaliero di Amiodarone, durante l'ospedalizzazione
per fibrillazione atriale, era di 200 mg dopo un dosaggio
di carico.
Il periodo di trattamento è stato di 33 +/- 19 mesi.
L'ipotiroidismo, osservato nel 5,5% dei casi, è avvenuto ad
intervalli variabili con poche manifestazioni cliniche.
L'ipertiroidismo è risultato essere più comune (12,2%) ed
è aumentato con il passare del tempo ed era clinicamente sintomatico
con aritmie sopraventricolari ricorrenti nel 36% dei casi.
La terapia con Amiodarone nel lungo periodo ha causato effetti
indesiderati tiroidei in circa 1 paziente su 5.
L'ipertiroidismo può essere spiegato con l'assunzione di iodio
contenuto nelle molecole di Amiodarone.
L'accresciuta incidenza di ipertiroidismo con il tempo fa
pensare ad un accumulo del farmaco.
Rouleau F et al, Arch Mal Coeur Vaiss 2001; 94: 39-43
Effetti polmonari dell'Amiodarone a basso dosaggio
Studi clinici hanno dimostrato un'incidenza di tossicità polmonare
del 5-10% con alti dosaggi di Amiodarone (superiori a 400
mg/die). Un'incidenza minore (1,6%) è stata riportata in uno
studio che ha coinvolto 3.439 pazienti, che hanno ricevuto
dosi di Amiodarone di 400 mg o meno. Prima di iniziare ad
assumere l'Amiodarone il paziente dovrebbe effettuare un test
di funzionalità polmonare ed una radiografia del torace. Le
anomalie radiografiche della tossicità polmonare possono anche
precedere la tossicità clinica.
Sunderji R et al, Can J Cardiol 2000; 16: 1435-1440
Granuloma al midollo osseo dopo trattamento con Amiodarone
Un paziente che assumeva Amiodarone per il trattamento della
fibrillazione atriale ha presentato febbre intermittente,
sudorazione notturna e fatica.
La biopsia al midollo osseo ha mostrato la formazione di un
granuloma dopo 17 mesi di terapia con Amiodarone.
Gli Autori affermano che a loro conoscenza questo è il terzo
case report che segnala la formazione di granuloma probabilmente
associato al trattamento con Amiodarone (Yamreudeewong W et
al, Pharmacotherapy 2000; 20: 855-859)
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