TROVATO SU: http://www.cardiologia.net
L'ecg nelle aritmie
Flutter e fibrillazione atriale
Flutter atriale Deriva da un circuito di rientro, usualmente collocato a livello dell’atrio destro. Presenta una serie di onde, espressione della attivazione dell’atrio, che hanno una forma a dente di sega, usualmente negative in D2, D3, aVF. Queste onde vengono chiamate onde F e presentano una frequenza compresa tra i 250 ed i 350 battiti al minuto. La loro conduzione ai ventricoli avviene con un blocco che usualmente è 2:1 ma può risultare anche più marcato (3:1, 4:1). Nei rari casi con conduzione ai ventricoli 1:1 è molto facile, in relazione alla elevata frequenza, avere complessi QRS aberranti. |
|
Fibrillazione atriale Molteplici e disordinati circuiti di rientro atriali determinano una attivazione caotica con frequenza di circa 600 battiti al minuto. Non sono identificabili onde P o onde atriali ma solo deformazioni irregolari e disordinate della linea isoelettrica. Gli impulsi vengono condotti ai ventricoli con un grado di blocco molto irregolare, ne risulta la presenza di complessi QRS con una notevole e disordinata variabilità dell’intervallo RR. Nei casi con elevato rapporto di conduzione ai ventricoli si avrà una frequenza ventricolare elevata e la possibilità di complessi QRS aberranti. |
|