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COSA OSSERVARE NELLA RETINA
Per effettuare l’esame della retina è consigliabile seguire una sequenza fissa: si comincia dalla papilla del nervo ottico e si continua con i vasi. Solo a questo punto si osserva la macula. L’eventuale osservazione della periferia retinica è effettuata per ultimo.
Gli elementi da valutare nell’osservazione della retina sono essenzialmente quattro (figura 5) .
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1) la papilla del nervo ottico
Se non si riesce a trovare di primo acchito sarà sufficiente seguire il decorso dei vasi verso la loro origine, cioè nella direzione verso cui aumentano di diametro.
Le caratteristiche del disco ottico da notare sono:
a) la chiarezza dei margini del disco, e se essi sono sfumati o rilevati (papilledema);
b) il colore del disco cioè se è pallido (atrofia del nervo ottico) in tutta la sua estensione o in una sola parte, ad esempio nella sola zona temporale a causa dell’assottigliamento estremo dell’arteriola;
c) se intorno alla papilla esiste una escavazione fisiologica (cup) e se è allargata od approfondita come avviene in caso di glaucoma; in questo caso i vasi presentano una caratteristica deviazione del decorso sul margine della escavazione.
2) i vasi retinici
I vasi retinici vanno seguiti nel loro decorso in tutte e quattro le direzioni; le caratteristiche che vanno osservate, e che saranno meglio descritte più avanti sono:
- le variazioni di calibro arterioso, localizzate o generalizzate;
- il rapporto fra diametro arterioso e diametro venoso;
- le caratteristiche del riflesso arteriolare, ed il colore della colonna ematica arteriolare;
- la lunghezza e la tortuosità arteriolare;
- la presenza di alterazioni agli incroci arterovenosi;
- la presenza di elementi patologici sui vasi o lungo il loro decorso (emboli, emorragie, essudati, microaneurismi).
3) la macula
E’ una zona di colorito più scuro situata a circa due diametri papillari temporalmente alla papilla.
Si tratta di una zona con grande rilevanza dal punto di vista della fisiologia della visione, ma che raramente presenta dati morfologici particolari nel caso dell’ipertensione.
Va osservata sempre per ultima perchè la sua stimolazione luminosa provoca un immediato restringimento pupillare soprattutto se l’occhio non è stato dilatato con un collirio midriatico.
Al centro della macula è riconoscibile la fovea centralis rappresentata da un punto più chiaro.
I vasi sanguigni temporali si inarcano al di sopra ed al di sotto della macula ma in essa sono assenti e non a caso, dato che, essendo tale zona sede della visione distinta centrale, la sua assenza di vasi permette una minore dispersione della luce favorendo pertanto la risoluzione visiva.
Talvolta a livello della macula sono visibili emorragie, degenerazioni maculari senili ed essudati di vario significato.
4) la periferia della retina
Chiedendo al paziente di guardare in varie direzioni è possibile osservare la periferia della retina. Questa è la zona in cui cominciano i distacchi di retina e si possono notare varie alterazioni vascolari. L’esame della retina nell’iperteso viene generalmente limitato al solo polo posteriore.