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Definizione
Possono essere definiti come estroflessioni circoscritte
della parete dell'organo, costituiti da tutte e tre le tonache
dell'esofago (mucosa sottomucosa e muscolare) oppure più spesso
dalle sole mucosa e sottomucosa. Sono localizzati prevalentemente
a livello della biforcazione tracheale e costituiscono l'esito
di una protratta azione di trazione esercitata da un conglomerato
di linfonodi sub-carinali infiammati, che, per un processo di
cicatrizzazione retraente, stirano l'adiacente parete esofagea,
con la quale avevano contratto aderenza.Il diverticolo da trazione
è in genere piccolo, di forma conica, con colletto ampio e fondo
appuntito. Il tessuto cicatriziale circostante e la reazione
infiammatoria periesofagea impediscono di solito che il diverticolo
aumenti di volume. È eccezionale che l'infiammazione dei linfonodi
coinvolga la parete esofagea sino a dare una stenosi del viscere.
Il diverticolo, al contrario, può trasformarsi in fistola esofago-tracheale
acquisita, di solito di piccola dimensione e che tende a guarire
spontaneamente per cicatrizzazione. Se non si chiude, è necessario
sospendere l'alimentazione ed eseguire medicazioni per via endoscopica
tracheale ed esofagea. È raro che tale fistola richieda una
riparazione chirurgica.
Etiologia e Patogenesi
E' quasi sempre tubercolare ed è legata all'instaurarsi
nell'infanzia del complesso primario ( infiltrato polmonare,
linfangite, adenopatia, mediastinica ).
Sintomatologia
Le dimensioni ridotte del diverticolo non danno
una sintomatologia evidente.
Diagnosi
Si raggiunge essenzialmente con l'esame radiologico
con mezzo di contrasto, associato ad esame EGDS e con una manometria
esofagea.
Terapia
Tali diverticoli essendo molto piccoli non richiedono alcuna terapia, solo le complicanze gravi possono richiedere un intervento chirurgico.