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CONTRACCEZIONE
Entra in questo concetto ogni metodo che permetta di prevenire una gravidanza indesiderata.
La scelta contraccettiva dipende da molti fattori: medici, psicologico-relazionali, culturali e morali. Tra questi ultimi vale la pena di ricordare la posizione di alcune religioni sul suo utilizzo.
La religione cattolica sancisce come
colpa grave utilizzare metodi chimici o meccanici per prevenire una
gravidanza. Non altrettanto sono considerati i metodi naturali. La religione ebraica, soltanto dopo che sono stati messi al mondo due figli con un partner consente alla donna di provvedere alla contraccezione. Nella religione islamica è consentita, purchè vi sia totale accordo tra i coniugi. La religione cristiano-ortodossa conferisce alla sessualità coniugale lo scopo esclusivo della procreazione e il solo mezzo contraccettivo permesso è l'astinenza. |
Vi sono evidentemente anche altre valutazioni per operare una scelta contraccettiva.
Quelle di tipo medico terranno in considerazione, ad esempio, l'indicazione
o la controindicazione dei contraccettivi estro-progestinici, di cui vedremo
nel dettaglio. Quelle di ordine psicologico-relazionale potranno risentire
di influenze religiose, ma potranno anche essere condizionate dal rifiuto
da parte della donna di doversi assumere l'onere della protezione contraccettiva.
Secondo i dati AIED, in Italia il 23% delle donne fertili non usa alcun contraccettivo. Il 53% delle giovani donne che hanno il primo rapporto sessuale, lo affrontano senza protezione, il 30% si affida al coito interrotto e solo l'11% usa il preservativo. Quindi ...
... più dell'80% dei primi rapporti sono a rischio di gravidanza.
La contraccezione si può ottenere con vari metodi, riconducibili a quattro gruppi: naturali, meccanici (o di barriera), chimici e chirurgici.
Il più diffuso è il coito interrotto.
L'interruzione del coito prima dell'eiaculazione non è un metodo sicuro.
Dipende infatti dalla capacità del maschio di controllarsi; inoltre, prima
dell'eiaculazione, vi è la fuoriuscita di una piccola quantità di una sostanza
lubrificante che contiene alcuni spermatozoi. Questo metodo ha inoltre
il difetto di interrompere in modo brusco il rapporto sessuale.
Vi è poi il metodo Ogino-Knaus, detto anche "del calendario". Secondo
il metodo calcolato dai dottori Ogino e Kanaus, la coppia deve astenersi
dai rapporti sessuali nei giorni fecondi. Vengono calcolati i giorni fecondi
del ciclo mestruale. Perché sia usato al meglio, è necessario monitorare
la data di inizio del ciclo nel corso di 1 anno. Si prendono in considerazione
il ciclo più breve e quello più lungo. Dal primo si sottrae 20 e dal secondo
si sottrae 10. Ad esempio, se il ciclo corto è stato di 25 giorni, il numero
che ne deriverà sarà 5. Se quello lungo è stato di 29 giorni, si avrà 19.
Quindi il periodo che va dal quinto al diciannovesimo giorno dovrà essere
considerato fertile. Questo metodo è comunque poco sicuro.
Il metodo Billings (del muco cervicale) è stato ideato dai conigi
Billings presso il Centro cattolico di regolazione delle nascite di Melbourne.
Prevede il controllo della presenza di muco cervicale (perdite vaginali
biancastre) che inizia a farsi fluido (come chiara d'uovo) con l'avvicinarsi
dell'ovulazione e che scomparirebbe all'ultimo giorno dell'ovulazione. La
sua presenza segnala il periodo fecondo. Dopo quattro giorni dalla sua trasformazione
in sostanza densa e non più trasparente si potrebbero riprendere i rapporti
sessuali completi.
Anche questo metodo ha un alto indice di fallibilità, anche se un po' inferiore
al precedente, purché la donna sia attenta e ben esercitata.
Il metodo della temperatura basale si organizza sulla misurazione
della temperatura del corpo al risveglio, misurata per via vaginale o rettale.
Questa varia con l'ovulazione. Diminuisce di poco prima di essa e aumenta
di alcuni decimi di grado al suo iniziare. Dopo quattro giorni dal rialzo
della temperatura i rapporti sessuali, dai quali ci si deve astenere dall'inizio
del ciclo, possono riprendere. Dovrà quindi essere riportato diligentemente
un grafico, giorno dopo giorno, per monitorare la temperatura nel corso
di tutti i giorni del ciclo. Tra i metodi naturali gestiti dalla donna
è quello che dà migliori indici di sicurezza.
Il più diffuso è il preservativo.
Salvo incidenti (rottura, sfilamento in vagina quando il pene perde l'erezione)
è un metodo di buona sicurezza.
Non va trascurata la sua estrema utilità per ostacolare il contagio da
parte delle malattie sessualmente trasmesse.
Dalla donna può essere invece usato il diaframma. Si tratta di un
cappuccio di gomma sostenuto a un anello di metallo. Viene applicato sul
fondo della vagina, in modo che vada a coprire il collo dell'utero e impedisca
il passaggio degli spermatozoi. Gli deve essere posta una crema spermicida
e va posizionato non più di due ore prima del rapporto, dopo il quale va
lasciato in sede per almeno sei ore.
Si tratta di un metodo piuttosto efficace, anche se il margine di insicurezza
è attorno al 10%. Tuttavia è necessario che la donna acquisti un'esperienza
adeguata al suo utilizzo. Naturalmente può essere ben usato da donne che
hanno un buon rapporto con i loro genitali.
La spirale (o IUD: Intra Uterine Device) è un dispositivo che viene
posizionato dal ginecologo nell'utero. Ve ne sono vari modelli: di materiale
plastico, con in più un filamento di rame o con la presenza di progesterone,
un ormone che viene rilasciato via via ne aumenta l'efficacia.
Introdotta nell'utero, la spirale può essere lasciata in sede per qualche
anno. E' opportuno un controllo ginecologico periodico. Si tratta
di un metodo contraccettivo sicuro al 98%, anche se non è il più indicato
per le adolescenti e, in generale, per donne che non hanno avuto un figlio.
Il metodo chimico per eccellenza
è la pillola. Contiene estrogeni e progestinici sintetici che inibiscono
l'ovulazione.
Deve essere prescritta dopo alcuni esami del sangue, delle urine, la palpazione
del seno, l'esame del sistema circolatorio e il pap-test. I prodotti oggi
in commercio hanno ridotto moltissimo gli effetti negativi che potevano
essere riscontrati in passato, dato il basso dosaggio ormonale in esse contenuto.
Se viene usata correttamente, ha un'efficacia contraccettiva assoluta.
Per la donna, la legatura delle
tube. Con un piccolo intervento chirurgico, viene interrotta la pervietà
delle due tube. In questo modo non è più possibile il passaggio egli spermatozoi.
Si tratta di una contraccezione irreversibile la cui messa in atto deve
essere sempre valutata con molta cura per le ripercussioni psicologiche
che questo intervento può creare, in particolare relativi a un succesivo
possibile desiderio di maternità.
Per il maschio, la vasectomia. Si tratta della legatura, con un piccolo
intervento chirurgico, dei due piccoli canali per i quali gli spermatozoi
si spostano dai testicoli all'uretra. Anche in questo caso si tratta di
un metodo contraccettivo irreversibile e, anche in questo caso, devono esserne
valutate l'opportunità e le ripercussioni non solo psicologiche, ma anche
sul vissuto della sessualità, per quanto, di per sé, il metodo non interferisca
con nessuna delle fasi della risposta sessuale.