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Definizione La rinite allergica può essere definita un’affezione causata da un’infiammazione della mucosa nasale, che si manifesta sul piano clinico con i seguenti sintomi:
La rinite allergica è dovuta ad una reazione immunitaria specifica nei confronti di un allergene, di solito da inalazione. La rinite allergica deve essere distinta da altre forme di rinite, le riniti infettive e le riniti non infettive. |
Classificazione delle Riniti |
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Rinite allergica | |
Perenne | Stagionale |
Rinite non allergica | |
Rinite non infettiva | Rinite infettiva |
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Complicanze Varie complicanze possono verificarsi a seguito di rinite allergica, in particolare quella perenne. I pazienti dopo vario tempo possono andare incontro a:
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Epidemiologia La rinite allergica è una patologia in costante aumento in quasi tutto il mondo. Si stima che il 10-30% della popolazione generale soffra di rinite allergica, nei bambini addirittura questa percentuale salirebbe al 40%. Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’affezione colpisce il 25% della popolazione generale. Secondo quanto riportato nel memorandum SIAIC (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica) sulle riniti, la percentuale di rinopatici sta salendo nei giovani fino ad arrivare al 24.2% fra gli universitari. |
Incidenza della rinopatia nei giovani | |||
Dati da screening selettivi e di massa praticati negli anni | |||
83-84 | 90-91 | 97-98 | |
Elementari | 1,4% | 2,6% | 8,4% |
Medie | 8,0% | 11,3% | 15,5% |
Università | 10,9% | 19,3% | 24,2% |
dati ricavati
da "Giornale Italiano di Allergologia e Immunologia
Clinica" vol.10, Giugno 2000 |
La rinite allergica può colpire qualsiasi età ed è
più frequente comunque tra i 20 e i 30 anni; altri dati
epidemiologici ci dicono che c’è una lieve prevalenza
nel sesso femminile e nel 50% dei casi sono presenti
fattori ereditari. Eziopatogenesi e Classificazione La rinite allergica è dovuta ad una infiammazione allergica della mucosa nasale scatenata dall’esposizione all’allergene. Il processo infiammatorio vede coinvolte varie cellule, in particolare mastociti, eosinofili e basofili la cui attivazione porta al rilascio di mediatori e citochine che sono responsabili delle alterazioni fisiopatologiche come l'attivazione dei nervi sensoriali, l'essudazione plasmatica, la congestione dei sinusoidi venosi, e quindi dei sintomi. La rinite allergica può essere stagionale, se compare in alcuni periodi dell’anno; perenne se i sintomi sono presenti durante tutto l’anno.
Riniti stagionali La rinite stagionale si manifesta nei periodi di pollinazione che si realizzano per lo più tra la primavera e l’estate. I dati stagionali che sono riportati di seguito non sono differenziati per latitudine, da cui dipende il periodo di pollinazione della stessa pianta, si consideri quindi che i range riportati saranno anticipati nelle aree più a sud. Le riniti stagionali possono essere classificate come segue: (con gli esempi più comuni che originano allergeni) |
Riniti
Allergiche Invernali o pre-Primaverili (betullacee, corilacee, cupressacee e pinacee). |
(Betula alba L.) |
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Riniti
Allergiche Primaverili (graminacee, fagacee, plantaginacee) |
(Plantago maior L.) |
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Riniti
Allergiche Primaverili-Estive (parietaria) |
(Parietaria officinalis L.) |
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Riniti
Allergiche Estive (composite, chenopodiacee) |
(Artemisia vulgaris L.) |
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Riniti
Allergiche Estive-Autunnali (le stesse caratteristiche delle riniti allergiche estive: composite,chenopodiacee) |
Riniti Perenni Micofiti Sono organismi vegetali che possono provocare allergie tramite le loro spore che hanno dimensioni piccole (dai 3 ai 30 nm di diametro) e pertanto possono arrivare alle vie aeree periferiche. Nelle case i micofiti crescono su pareti e pavimenti soprattutto se umidi. All’esterno crescono nel materiale in decomposizione (come foglie e frutta che rimangono a lungo nel terreno). |
I micofiti più importanti dal punto
di vista allergenico sono:
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Aspergillus |
Acari della polvere
domestica Gli acari della polvere domestica sono gli allergeni ambientali più comuni. Le loro dimensioni (150-300 nm) non ne consentono la visibilità ad occhio nudo, ma con forte lente di ingrandimento o al microscopio ottico. Sono parassiti dell’uomo, si nutrono di forfora umana, animale, di miceti, di granuli di polline e di residui alimentari. Si riscontrano in tutti gli ambienti della casa, ma è nel materasso che crescono numerosi. Per il loro sviluppo necessitano di temperature non eccessivamente fredde (tra i 15 e i 30°C) e di ambienti relativamente umidi (60-80 % di umidità relativa). |
Gli acari più importanti dal punto di vista allergenico sono:
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Dermatophagoides pteronyssinus |
Oltre a questi ci sono moltissime specie di Acari
minori, così chiamati perché rappresentano meno del
10 % della popolazione acaridica totale della polvere
domestica. Molti di questi acari vengono classificati
come acari delle derrate alimentari, i principali sono:
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Allergeni da inalazione
di origine animale Il potere allergenico di cane e gatto riveste una notevole importanza, in quanto è dovuto non solo ai peli e all’epitelio, ma anche a particelle fecali, urine, sudore, saliva e siero degli stessi animali. L’allergene del gatto si disperde velocemente nell’aria e ci rimane spesso per molte ore. Questo allergene si accumula nei materiali tessili di arredamento come divani, tende, e vi persiste anche molto tempo (fino a 3-5 anni) dopo l’allontanamento dell’animale dalla casa. Alcuni altri animali che possono dare sintomi allergici sono:
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