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L'ALLERGIA
Dott.ssa Francesca Gurnari

Introduzione
L'immunologia è quella scienza che studia tutti i processi di difesa dell'organismo contro l'aggressione o il contatto con sostanze estranee.
Il termine immunità si riferisce a tutte le reazioni dell'organismo che hanno come fine l'eliminazione degli agenti estranei. Una risposta immune avviene ogni qual volta un antigene viene a contatto con un anticorpo. In alcuni casi le reazioni di difesa eccedono dal loro scopo iniziale attraverso una risposta funzionale inadeguata, causando un danno per l'organismo: queste reazioni sono raggruppate sotto i termini di allergie o di ipersensibilità. Le allergie sono note fin dall'antichità, ma i meccanismi di azione sono tutt'ora allo studio.
L'allergologia è una branca dell'immunologia che studia specificatamente tutte quelle reazioni che l'organismo manifesta quando viene a contatto con particolari sostanze: gli allergeni. Il termine di allergia fu coniato da Von Pirquet nei primi del 1900 e sta a definire un "modo diverso di reagire", inteso nei termini di ipersensibilità.


Definizioni

Antigene
Sostanza estranea capace di provocare una risposta immune. Lo scopo di questa risposta è quello di eliminare, distruggere o neutralizzare l'antigene. Gli antigeni sono generalmente delle molecole con peso molecolare maggiore di 10.000; elementi particolari come batteri, virus, parassiti, globuli rossi, sono tutti antigeni.

Allergene
Antigene capace di provocare una reazione allergica.

Anticorpo
Sostanza che reagisce specificatamente con un antigene.

Immunogeno
Ogni sostanza capace di provocare una risposta immune.

Aptene
Sostanza di basso peso molecolare o antigene incompleto, incapace di provocare da solo una risposta immune, ma se legato ad una proteina, diventa immunogeno.
 

Allergie Respiratorie

Come già esposto in precedenza gli allergeni hanno capacità immunogena e sono i responsabili delle reazioni allergiche. Possono essere distinti in due grandi categorie: allergeni perenni ed allergeni stagionali. Tra i primi ricordiamo gli acari e gli epiteli animali mentre, tra gli allergeni stagionali, ricordiamo i pollini e le spore.


Gli acari sono responsabili del 75% delle allergie respiratorie clinicamente rappresentate dalla rinite o dall'asma. Gli acari più rappresentanti sono i dermatophagoides (pteronyssinus e farinae); fanno parte della classe degli aracnidi, abitualmente sono stanziati rispettivamente nella polvere degli effetti letterecci e nei residui di lavorazione dei forni, dei mulini, ... Si riproducono con estrema facilità in ambiente caldo umido; infatti a basse temperature ed al di sopra dei 1500 metri sono inesistenti.



Molto frequente è anche l'allergia dovuta agli epiteli animali: bisogna infatti considerare che i prodotti di desquamazione della cute giocano un ruolo importantissimo nelle allergie respiratorie. Il gatto domestico è l'animale maggiormente responsabile dal momento che vive a stretto contatto con gli abitanti della casa. Il cane è responsabile di allergie di minore misura del gatto in quanto difficilmente è a contatto continuo con i padroni. Il cavallo è causa di allergie piuttosto gravi nei soggetti che per motivi professionali sono a contatto con questi animali. Il coniglio, la cavia o il criceto possono essere occasionalmente responsabili di allergie.



Circa il 50% delle allergie respiratorie sono provocate dai pollini, cellule riproduttive maschili, prodotte dalle piante a ciclo sessuato e disperse dal vento o veicolate da insetti.
Le graminaceee sono la causa più frequente di rinite nel bacino del mediterraneo. E' bene sottolineare che, sebbene a tale famiglia appartengano numerose piante, esiste una forte reattività crociata di gruppo. Pur con le variazioni dovute alle condizioni climatiche, presentano solitamente un picco di fioritura stagionale tra maggio e giugno.
Le composite, tra cui l'Artemisia Vulgaris, comprendono numerose specie con periodi di fioritura da agosto ad ottobre.
La parietaria, diffusa ovunque, è spesso causa di manifestazioni allergiche tra aprile ed ottobre. Condizioni climatiche particolarmente calde, come si verifica nel sud Italia, ne ampliano il periodo di fioritura rendendola quasi perenne.
Gli alberi, l'olivo, la betulla, l'olmo, il salice, la quercia ed il tiglio possono dare reazioni ai test cutanei ma raramente sono responsabili di vere e proprie allergie. La loro pollinazione dura al massimo una quindicina di giorni tra aprile e maggio.
Due parole sulla clinica della pollinosi. Nel momento in cui il polline viene a contatto con le mucose oculari o delle vie aeree, viene liberato l'allergene specifico che va a legarsi con le IgE specifiche presenti sui mastociti delle mucose, con la conseguente liberazione dei mediatori chimici.
In Italia il periodo maggiore di pollinosi è la primavera ed è dovuta principalmente alle graminacee con la realizzazione del tipico quadro della "febbre da fieno". Si manifesta con una salve di sternuti e rinorrea (secrezione nasale sierosa), prurito alla gola ed al palato. Spesso con la rinite si manifesta anche la congiuntivite. L'assenza di congiuntivite può indirizzare su una diagnosi di allergia fungina. E' da notare che in altitudine la pollinazione è sempre più tardiva rispetto alla pianura e pertanto bisogna sconsigliare la montagna nei periodi di agosto-settembre perché è il momento di maggiore pollinazione. Spesso l'allergia alle graminacee è associata a quella alla plantaggine e ciò spiega i numerosi insuccessi della terapia desensibilizzante quasi sempre mirata alle sole graminacee.
In chiusura ricordiamo che l'aerobiologia, grazie all'uso di particolari strumenti dislocati in tutto il territorio nazionale, consente di monitorare le concentrazioni dei diversi pollini nell'aria. I dati, opportunamente elaborati, vengono riportati graficamente sotto forma di calendari pollinici di sicura utilità al clinico nella valutazione diagnostica del paziente (vedi anche il bollettino del polline all'indirizzo www.isao.bo.cnr.it/~aerobio/polline.html).





CALENDARIO POLLINICO ITALIANO
NORD
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Graminacee
Urticacee
Composite
Oleacee
Betulacee
Salicacee
Platanacee
Fagacee
CENTRO
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Graminacee
Urticacee
Composite
Oleacee
Betulacee
Salicacee
Platanacee
Fagacee
SUD
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Graminacee
Urticacee
Composite
Oleacee
Betulacee
Salicacee
Platanacee
Fagacee